Agenpress – “Mi sarei aspettato una telefonata, una email, un cenno, un messaggio su Whatsapp, qualunque mezzo di comunicazione che possa avvisarti che un’altra persona, pur potendolo fare nel suo ruolo, decide di mandare nella discarica della tua città mille tonnellate in più di rifiuti. Dal Campidoglio non abbiamo ricevuto nulla”.
Così Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia, a capo della crociata contro i rifiuti che arrivano da Roma. A Radio Cusano Campus il primo cittadino ha spiegato perché sia così contrario all’ordinanza firmata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che prevede il conferimento nella discarica della città portuale di mille tonnellate in più di rifiuti. A Ernesto Tedesco si sono affiancati altri sindaci del territorio: Antonio Pasquini (Allumiere), Maurizio Testa (Monte Romano), Pietro Tidei (Santa Marinella), Alessandro Giulivi (Tarquinia) e Luigi Landi (Tolfa).
“Pensate che ho appreso di questa ordinanza in maniera informale, tramite un giornalista che ha chiesto un commento sull’ordinanza della sindaca di Roma. Sono caduto dalle nuvole. Potete immaginare l’imbarazzo iniziale e poi l’arrabbiatura. Civitavecchia è vero che fa parte dell’area metropolitana ma sono pur sempre il sindaco di un territorio confinante. E’ una decisione che non possiamo accettare. E’ per questo che abbiamo fatto ricorso al Tar”.
Non siamo la discarica di Roma. “Virginia Raggi poteva chiedere informazioni a me o direttamente alla discarica, che non è pubblica ma privata ed è regolata da rapporti di natura privatistica tra chi conferisce i rifiuti e il titolare che gestisce la discarica. Avrei spiegato alla sindaca di Roma che mille tonnellate al giorno non sono consentite, che non possono essere portate nel nostro comune. Quando ci siamo insediati abbiamo scoperto che Roma già conferiva un certo quantitativo di rifiuti, sempre in virtù di un rapporto di natura privatistica. Non possiamo accettare altre tonnellate.”.
“Comunque, lo dico francamente, anche se Virginia Raggi mi avesse avvisato non li avrei accolti i rifiuti della Capitale. Avrei preso atto del problema, del disagio di Roma ma avrei spiegato alla Raggi che Civitavecchia non è in grado di tollerare anche questo. Abbiamo altri problemi, il porto, le centrali. I cittadini sono preoccupati. Non vogliamo diventare la discarica di Roma. Il problema dei rifiuti della capitale è serio e non possiamo risolverlo noi comuni limitrofi”.
L’area metropolitana e la compattezza del territorio. “Vivo in un’area metropolitana, ma tutto vorrei fare che vivere in un’area metropolitana. Se potessi uscirne, lo farei anche domani. Vorrei riaffermare la compattezza del nostro territorio che è un territorio ricco, bello che deve svilupparsi sotto vari aspetti, sotto il profilo degli investimenti e culturale, abbiamo delle cose meravigliose. Ancor prima di protestare insieme contro i rifiuti che arrivano da Roma, fin dall’inizio del mio insediamento, e sono solo sei mesi, mi sono rapportato con gli altri sindaci del territorio perché dobbiamo fare rete al di là delle posizioni politiche”.
La battaglia dei sindaci del territorio contro l’inceneritore tra Tarquinia e Civitavecchia. “Con il sindaco di Tarquinia ci siamo battuti contro l’inceneritore che vorrebbero realizzare al confine tra Tarquinia e Civitavecchia. Pensate che situazione si creerebbe con due centrali, il porto e pure l’inceneritore. Su queste lotte che sono per l’ambiente e per la tutela della salute dei cittadini noi sindaci dei comuni di questo territorio siamo insieme, non c’è solo Ernesto Tedesco che guida una squadra e fa il condottiero, non ci sono condottieri ma sindaci che vogliono lavorare insieme per costruire qualcosa di importante. Abbiamo tanto da dare”.
La posizione della Lega sul termovalorizzatore. “In generale la Lega è a favore dei termovalorizzatori ma non in questa zona. E questo dimostra che è un partito serio. Matteo Salvini è stato l’unico politico che è venuto a Civitavecchia per dare il suo sostegno alla comunità rispetto al problema. Con correttezza e onesta intellettuale ha preso atto che quella che è una linea guida del partito, ossia i termovalorizzatori come soluzione della questione rifiuti, qui si deve mettere da parte, nel rispetto delle esigenze del territorio. Per questo gli sono riconoscente”.
Venerdì la protesta in Campidoglio. “Venerdì, in occasione del Consiglio comunale di Roma sui rifiuti, saremo in Campidoglio per far sentire la nostra voce direttamente a Virginia Raggi e poi passeremo alla Regione Lazio. Vogliamo far capire che il nostro non è un territorio di conquista, di abbandono. Il nostro territorio va rispettato”.