Schiere di finti esperti in competizione fra di loro aumentano la confusione e lavorano per la terza recessione. Non si ha notizia di Industria Italia e Battisti vuole fare al Sud l’Alta velocità ferroviaria con i tempi di un treno regionale
Agenpress. C’è qualcosa di profondamente surreale nel dibattito economico di questo Paese. La politica sceglie, non inventa. Invece da qualche anno in qua la politica prende il primo che passa per la strada e lo qualifica come esperto e, poi, pende dalla bocca di quel fantomatico esperto. Poiché le componenti della politica sono numerose, le schiere di finti esperti in competizione tra di loro si moltiplicano e il risultato finale può solo aumentare la confusione.
Dopo settimane di tira e molla si arriva a una conclusione che non è più neppure una mediazione tra le idee ma l’ammissione pubblica di avere scherzato fino a oggi. Più o meno è quello che è accaduto con tutte le cosiddette microtasse prima annunciate, poi rinviate, poi eliminate, senza nemmeno prendersi la briga di indicare le nuove coperture e di spendere qualche parola per spiegare le ragioni (inesistenti) della scelta di prima e di quella di dopo. Ovviamente non sappiamo se l’orchestrina non deciderà ancora di cambiare musica. Sappiamo che tutti ballano e suonano sulla tolda del Titanic Italia.
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