Lavoro: F. Boccia, con capitalismo digitale Jobs Act e DL dignità riforme inadeguate

Se legislatura arriva al termine aprire confronto per modifiche


Agenpress. “Penso di poter parlare perché non devo pentirmi di nulla essendo tra i pochi a non aver votato la delega al Jobs act. Posso con tranquillità affermare che quella riforma, insieme al dl cosiddetto dignità, sono due provvedimenti inadeguati rispetto al tempo che viviamo.

Due provvedimenti nati sulla scia della propaganda politica che, anziché indicare una nuova strada, indicava il nemico da abbattere. In un caso l’articolo 18, sbagliando; nell’altro caso, per Di Maio l’ossessione di dimostrare di fare una cosa diversa da Renzi facendo un altro errore di approssimazione.

Quando si parla di lavoro si deve sempre partire dai diritti e dalla corretta lettura della società in cui si vive; nella società del capitalismo digitale serve una visione moderna che non c’è in entrambe le riforme e soprattutto un’idea di impresa e di giustizia sociale. In questa legislatura, se dovesse andare avanti, ci sarà tempo e modo per intervenire e correggere le distorsioni di un capitalismo digitale sempre più arrembante, che dà nuove opportunità ma crea inevitabilmente nuove disparità e nuove povertà, a cui né il jobs act né il decreto dignità hanno saputo dare risposte”.

Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, in un’intervista a L’Aria che tira, su La7.

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