Agenpress – Fayez al-Serraj, capo del governo di unità nazionale, e il generale Khalifa Haftar non hanno voluto incontrarsi faccia a faccia a Mosca, convocati dal presidente russo Vladimir Putin con lo scopo dichiarato di consolidare il cessate il fuoco, stando quanto riferito ad Al Arabiya dal capo dell’Alto consiglio di Stato, Khaled al Mishri, il premier dell’esecutivo di Tripoli ha rifiutato il colloquio diretto con Haftar e ha accettato di negoziare solo con “russi e turchi”.
Secondo la stessa emittente, l’accordo sul cessate il fuoco che dovrebbe essere firmato, prevede il ritiro delle parti in conflitto, uno stop del dispiegamento delle forze turche e il controllo internazionale del rispetto dell’accordo stesso. E responsabili del rispetto della tregua sarebbero Nazioni unite e Russia.
La Russia, assieme alla Turchia, l’8 gennaio aveva fissato a domenica 12 gennaio il momento in cui far cessare il fuoco fra le milizie di Haftar e quelle che difendono il governo di Al Serraj. Putin li ha inviati entrambi a Tripoli, per firmare solennemente questa tregua che è una costruzione politica militare a cui il presidente russo ha lavorato con quello turco Erdogan.