Agenpress – L’agenzia di rating Moody’s indica una “prospettiva negativa” per il merito di credito degli Stati dell’Eurozona nel 2020. La crescita attesa del Pil nel 2020, è “pari all’1,2%, poco sopra l’1,1% del 2019”.
Lo scrive in una nota in cui sostiene che pesa “l’impatto sulla crescita regionale delle condizioni globali in peggioramento, così come gli elevati livelli di debito pubblico e i margini di compensazione (buffer) limitati”.
“Un insieme di politica monetaria espansiva e agevolazioni fiscali può garantire qualche margine di miglioramento, ma difficilmente può stimolare la crescita”.
In particolare Moodys vede “rischi per una crescita economica già sotto pressione e bassi margini fiscali e vincoli di politica monetaria in grado di assorbire eventuali shock”.
Secondo gli analisti di Moody’s l’Eurozona è “molto esposta alla crescita del protezionismo e dei rischi geopolitici”, mentre la “frammentazione politica” in diversi Paesi “sta ostacolando l’impulso delle riforme e probabilmente potrebbe rallentare la capacità di risposta politica a problemi esterni e interni”.
“La nostra prospettiva negativa per l’Eurozona – spiegano gli analisti – rispecchia la limitata disponibilità per la maggior parte degli stati membri di strumenti per reagire a un ambiente esterno in peggioramento”.
“Il peggioramento dell’ambiente globale – sottolinea l’autrice dello studio Kathrin Muehlbronner – peserà sulla crescita economica degli Stati membri nel 2020, nonostante la capacità di resistenza della domanda interna, le facilitazioni di politica monetaria e alcune agevolazioni fiscali siano in grado di mitigarne l’impatto”.