Agenpress – “Il dato reso noto dall’Istat, che il 33,8% delle famiglie non ha computer o tablet in casa, percentuale che al Sud sale al 41,6%, dimostra che i 70 milioni stanziati dal Governo per l’acquisto di tablet e computer sono a dir poco insufficienti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Inoltre, se si vuole davvero riprendere a settembre con la modalità della didattica a distanza, bisogna considerare che moltissime famiglie non hanno una connessione internet adeguata, quindi non riescono, pur avendo il pc, a seguire le lezioni” prosegue Dona.
“E questo per due motivi. Il primo è che un abbonamento flat per una connessione internet veloce costa e non tutte le famiglie se lo possono permettere. Per chi è in difficoltà, quindi, chiediamo che lo Stato fornisca non solo il tablet ma anche la Sim.
Il secondo è l’arretratezza della nostra rete. L’Italia è indietro rispetto agli altri Paesi Ue. Per la copertura della Ftth, secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia solo il 23% delle unità immobiliari è coperta da una rete in fibra ottica, un dato al di sotto della media dell’UE, pari al 29%. Ci sono intere aree del Paese, le cosiddette aree bianche, ossia quelle per le quali non vi è adeguata remunerazione per fare investimenti privati, interamente scoperte” conclude Dona.