Agenpress – La Bce è chiamata a “fare tutto il necessario per aiutare ogni membro a gestire la crisi” e arginare il rischio di ridenominazione del debito, perché è l’unica in grado di “salvare la zona euro, ha una potenza di fuoco pressoché illimitata ed è l’unica istituzione dell’Ue disposta ad agire e in grado di farlo”.
E’ quanto si legge in un editoriale sul ‘Financial Times’ di oggi a firma di Martin Wolf, spiegando che “ha la capacità di farlo” e lo sta già mostrando con il nuovo piano d’acquisto di titoli di Stato (Pepp). Per questo “i governi dovrebbero appoggiarne” l’azione.
La potenza di fuoco del Mes, spiega, “è troppo piccola” e la condizionalità entrerà in gioco “più tardi” al rinnovamento delle scadenze del debito, rendendo i prestiti “anatemi” che sarebbero “divisivi”. Allo stesso modo, i coronabond sono “attraenti per alcuni ma anatemi per altri” Paesi, quindi non saranno creati.
Tra gli obiettivi di Francoforte, sottolinea l’editorialista, c’è garantire l'”eterogeneità” all’interno dell’Eurozona, per questo Wolf giudica “irrilevanti” o “politicamente divisive” e, quindi, impercorribili le altre soluzioni al vaglio dell’Ue.