Per il giornalista insostenibili indecisioni e lentezza del Governo Conte nel varo del provvedimento
Agenpress. “Il Decreto Maggio, un tempo Aprile e non ancora pervenuto, è un rebus intricato sul quale governo e burocrazia danno la peggior prova di sé. Idee per nulla chiare, conflitti aspri e ritardi che pesano come macigni sul futuro delle imprese italiane. Ora si pensa addirittura a un possibile sdoppiamento, spacchettamento delle misure che devono essere ancora definite e varate, cagionando allungamenti insostenibili prima che gli aiuti previsti giungano ai destinatari.
I 55 miliardi destinati al Paese appaiono dunque di fatto sempre più come una coperta logora e sbrindellata da spostare qua e là, nel mentre, il Paese, si spegne come un fuoco fatuo che non lascia nemmeno cenere sotto di sé”.
Lo rende noto il giornalista e saggista Maurizio Scandurra nella sua opinione quotidiana ad Agenpress.