Agenpress – Nel Decreto Rilancio, il prezzo massimo consigliato per le mascherine passerebbe da 0,50 a 1,50 euro
“Incredibile e vergognoso dietrofront del Governo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il fatto che il prezzo addirittura triplichi, può voler dire solo due cose: o che il primo prezzo era del tutto insostenibile, con la conseguenza che le mascherine sono adesso introvabili, oppure che ora si sta esagerando in senso opposto, regalando margini di profitto ai produttori intollerabili, considerato che ora il Governo ci obbliga a portarle nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come sui mezzi di trasporto” prosegue Dona.
“Considerato che il commissario Arcuri aveva annunciato che le aziende gli davano le mascherine a 38 centesimi, vendendole a 1,50 euro si tratterebbe di un ricarico del 295%. Quanto alle mascherine Ffp3, se il prezzo massimo deve essere di 9,50 euro, ci domandiamo se abbia un senso fissare il tetto” conclude Dona.