Fabrizio Cicchitto (ReL): “La condanna a 6 anni della prof è un atto medievale”

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Agenpress. Mi rendo conto di inoltrarmi nel pericoloso terreno del politicamente scorretto perché intendo contestare alla radice la sentenza che ha condannato a più di 6 anni una professoressa che ha avuto una storia di amore e di sesso con uno studente di 13/14 anni dal quale ha avuto anche un figlio.

Innanzitutto una considerazione generale ecco che cosa è la giustizia italiana: 3 anni a Barbone che ha ucciso sparandogli il giornalista Tobagi e più di 6 anni alla professoressa che ha avuto una storia d’amore e rapporti sessuali con uno studente.

Barbone, debitamente  istruito dai suoi ispiratori, appena fu arrestato fece i nomi dei suoi complici per cui il reato di assassinio ebbe una tale riduzione di pena che la sua condanna fu ridotta a 3 anni.

La professoressa viene condannata a più di 6 anni. Ciò premesso, voglio però entrare anche nel merito di questa condanna proprio sul terreno dei rapporti umani. Non ho esitazione a scrivere che a parti rovesciate cioè se si fosse trattato di un professore che avesse avuto rapporti sessuali con una studentessa di 13/14 anni la condanna sarebbe stata giustificata perché sarebbe del tutto evidente l’esistenza di un rapporto prevaricatorio, una violenza sessuale appunto.

Ma non si venga a  raccontare che nel rapporto sessuale le parti fra l’uomo e la donna sono eguali. Un ragazzo non viene affatto prevaricato nel caso di un rapporto con una donna di maggiore età, anzi a dire il vero ne viene del  tutto gratificato. A maggior ragione se questo rapporto riguarda insieme gli affetti e il sesso.

Per metterla su un  terreno più superficiale qual è il ragazzo che non ha sognato di avere una relazione con una professoressa, un’attrice, un’amica della madre? Emblematica l’atmosfera evocata nel film Grazie zia. E poi diciamoci una altra verità: l’eccitazione, senza la quale nessun soggetto di sesso maschile può avere un rapporto sessuale, si verifica solo se c’è partecipazione e consenso, non certo in seguito a costruzione o violenza.

Invece una donna a maggior ragione una giovane ragazza sotto i 13/14 anni può essere costretta a subire un rapporto sessuale per una prevaricazione fisica e anche per una prevaricazione psicologica. Di conseguenza, caro direttore, reputo che la condanna a 6 anni, oltre a rovinare la vita ad alcuni bambini, è un atto di tipo medievale che non tiene conto di tante cose e per di più l’entità degli anni di questa condanna provoca indignazione se riferita a tante altre fattispecie una delle quali abbiamo prima esemplificato.

Così Fabrizio Cicchitto (Presidente Riformismo e Libertà) al quotidiano “Libero”.

 

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