Comunicazioni alla Camera. Meloni: “Intendiamo continuare a sostenere l’Ucraina nella sua legittima autodifesa”

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AgenPress. Nel Consiglio Europeo torneremo, ovviamente, anche a discutere della guerra di invasione russa all’Ucraina. Assistiamo in questo frangente a una fase estremamente delicata del conflitto, con l’assenza di progressi sostanziali sul piano negoziale, specie in termini di cessazione delle ostilità.

Alla luce di questi sviluppi, due sono le direttrici su cui ci stiamo muovendo: sostegno all’Ucraina e pressione sulla Russia. Anche qui, l’obiettivo immediato è un cessate il fuoco che fermi i combattimenti e lasci il campo alla diplomazia, per discutere un vero e duraturo accordo di pace, che giocoforza avrà un impatto anche sull’architettura di sicurezza europea.

Credo che sia evidente a tutti come l’impegno dell’Ucraina a favore della pace è un impegno chiaro, a partire dall’immediata disponibilità ad accettare il cessate il fuoco fino  alle ripetute manifestazioni di disponibilità a colloqui diretti con la Russia che abbiamo visto a Istanbul con l’invio di una delegazione qualificata, e le proposte concrete e credibili per un percorso negoziale.

La ripresa del dialogo diretto e lo scambio di prigionieri sono passi in avanti, ma sono insufficienti. La Federazione Russia deve ora dimostrare di volersi seriamente impegnare al tavolo negoziale. Al momento, purtroppo, non vediamo questo impegno, come dimostrano i sistematici e premeditati attacchi contro gli obiettivi civili, particolarmente alla vigilia di eventi importanti, come è stato per i bombardamenti su Kiev alla vigilia della presenza del Presidente Zelensky al vertice del G7, come se il tentativo fosse, invece, quello di minare ogni tentativo di fare dei passi in avanti nel percorso di pace.

Penso, quindi, che in questa fase sia importante esercitare sulla Russia una pressione coordinata, e siamo pronti a farlo con il diciottesimo pacchetto sanzionatorio attualmente in discussione a Bruxelles, che si concentra sulla flotta ombra di petroliere riconducibili alla Russia, utilizzate per aggirare le sanzioni, e più in generale sul settore energetico e su quello bancario.

Intendiamo continuare a sostenere l’Ucraina nella sua legittima autodifesa, ma anche nella prospettiva della ricostruzione, una delle più importanti scommesse sul futuro di questa Nazione come una Nazione libera, prospera e sovrana. Il 10 e 11 luglio ospiteremo a Roma l’Ukraine Recovery Conference e in quella sede torneremo a ribadire il nostro impegno per garantire al popolo ucraino un futuro di pace e di benessere. È una sfida ambiziosa, che possiamo vincere solo se riusciamo lavorare insieme e a mobilitare il settore privato. Stiamo lavorando con l’Ucraina e con i partner esattamente in questa direzione, e contiamo di raggiungere obiettivi concreti e immediati. Consapevoli come siamo che un’Ucraina libera e prospera sarebbe una grande opportunità e una grande ricchezza per l’intera Europa.

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