Comunicazioni alla Camera. Meloni: “Se allarghiamo lo sguardo cominciamo a vedere un Medio Oriente profondamente cambiato”

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Se allarghiamo lo sguardo, noi cominciamo a vedere un Medio Oriente profondamente cambiato. Assad è caduto e abbiamo una nuova Leadership a Damasco. Hezbollah è indebolito e il Libano ha una nuova dirigenza che dobbiamo sostenere e che può davvero voltare pagina, superando le molte crisi che hanno attanagliato quella Nazione negli ultimi anni. La ripresa economica di entrambi i Paesi e la ricostruzione non solo delle infrastrutture, ma anche del tessuto sociale libanese e siriano, sono cruciali per gli equilibri di lungo periodo della regione e non solo della regione.

In Libano, l’Italia intende continuare a sostenere le esigenze umanitarie della popolazione, avviando al contempo progetti con effetti duraturi. Per la Siria, abbiamo annunciato a Bruxelles uno stanziamento da 50 milioni di euro, che saranno destinati a interventi nei settori dell’assistenza e del reintegro dei rifugiati, protezione dei soggetti vulnerabili, infrastrutture, sicurezza alimentare, salute e protezione del patrimonio culturale.

La rimozione delle sanzioni economiche dell’Unione europea alla Siria determina una congiuntura storica chiave per il Medio Oriente. L’Italia farà il possibile perché il Consiglio europeo ne colga le potenzialità, per definire un nuovo ‘triangolo di stabilità’ tra Libano, Siria e il futuro Stato palestinese, che avrebbe effetti cruciali anche per la sicurezza di Israele.

Ci sono, infatti, in tutto il mondo arabo, e in particolare nel Golfo, leader interessati a un futuro di pace e di opportunità economiche, che sono pronti a lavorare a un quadro regionale in cui Israele possa essere pienamente integrato, come un partner e non un nemico. Una regione proiettata nel futuro, che esporta tecnologia e ricchezza in luogo di instabilità e terrorismo. Un cambiamento epocale che gli estremisti proveranno a contrastare in ogni modo, soprattutto facendo ricorso alla cinica strategia degli attentati contro la popolazione inerme.

In questo contesto rientra probabilmente il terribile attentato che ieri ha colpito la Chiesa di Sant’Elia a Damasco, causando decine di vittime tra i fedeli. Alle comunità cristiane e siriane vogliamo esprimere il nostro più sentito cordoglio.

L’Italia, insomma, è impegnata nella ricerca di soluzioni serie e concrete e non è interessata alle speculazioni perché la difficilissima situazione che sta vivendo il Medio Oriente non lo consente. La riconoscenza della popolazione palestinese ed israeliana per quanto ha fatto e sta facendo l’Italia è l’unica cosa che ha importanza per noi. E lo voglio dire agli italiani: siate fieri di quello ha fatto l’Italia, non solo le istituzioni ma il mondo del volontariato, i militari, l’intelligence, i nostri medici, i nostri infermieri, per aiutare le persone comuni che vivevano un momento drammatico.

Porteremo queste riflessioni in Consiglio europeo, ma il punto di partenza, ribadisco, resta il cessate il fuoco a Gaza e la ripresa delle negoziazioni tra le parti sul conflitto in Iran, condizioni necessarie a definire una nuova architettura politica e di sicurezza.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -