Agenpress – Uno dei principali problemi dovuti a questa crisi economica, conseguenza della pesante pandemia che sta affrontando tutto il mondo, è quella della cassa integrazione. Il nuovo decreto prevede che in caso di mancata presentazione della domanda nei tempi previsti, a dover saldare il conto saranno le aziende. La novità, nel suo genere una piccola bomba, è nell’articolo 3 della bozza di decreto legge che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri, quello annunciato per rifinanziare proprio la cassa e consentire di usare subito le quattro settimane previste per settembre a chi ha già consumato tutte le 14 finora possibili.
Dice l’articolo 3, testuale: “Il datore di lavoro è obbligato a inviare all’Inps tutti i dati necessari per il pagamento dell’integrazione salariale, secondo le modalità stabilite dall’istituto, entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale. Trascorso inutilmente tale termine il pagamento della prestazione e gli oneri a essa connessi rimangono a carico del datore di lavoro inadempiente”.