Conte, è il momento di agire con spirito di coesione. Recovery plan a settembre

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Agenpress – “In queste settimane  sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell’Europa e dei suoi stati membri. È il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché la sfida non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea e quella, forse più difficile, di vedere riformare alcune criticità. Coesi in Italia per cogliere subito e per intero l’opportunità che l’Europa offre a se stessa e ai Paesi più colpiti dal Covid”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso dell’informativa urgente alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo informale del 19 giugno.

“Questo spirito auspico caratterizzi il dibattito politicoitaliano in questa fase cruciale per la futura generazione. L’Italia sta finalmente e faticosamente uscendo dall’emergenza ma non possiamo permetterci di tornare allo status quo precedente alla crisi. Noi non possiamo permetterci liturgie e compromessi al ribasso, non lo permettono le vittime del Covid e le famiglie, i giovani e le imprese che affrontano le consegue economiche e sociali”.

“Il governo è coeso, si lavora insieme uniti da una cosa: la fiducia dell’Italia, la speranza che sentiamo riposta in noi dagli italiani, non possiamo deluderli”.

“E’ il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché questa crisi non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea della ripresa economica e quella forse ancora più difficile di superare criticità di un sistema in cui troppe eccellenze sono spesso” condizionate da “logiche particolaristiche e familistiche”, ha aggiunto il premier.

Il premier ha annunciato che il Recovery plan italiano sarà pronto a settembre: “Verrò doverosamente in Parlamento per riferire dei suoi contenuti pronto a raccogliere proposte e suggerimenti. “Le posizioni degli stati membri sono ancora distanti su più punti nonostante i progressi degli ultimi mesi. Quando abbiamo proposto un fondo finanziato con debito comune molti anche nel nostro Paese ci hanno accusato di essere visionari. Ma ora non discutiamo né sul sé, né sull’emissione del debito comune: stiamo discutendo dell’entità del fondo. È un successo per tutti noi e per il nostro Paese: abbiamo convinto anche i più dubbiosi che questa è la strada giusta”.

Poi sottolinea ancora: Le risorse che verranno messe a disposizione dall’Europa non potranno essere gestite dal governo in carica come un proprio tesoretto, occorre la collaborazione e la condivisione di tutti. Il nostro obiettivo è che il paese torni a credere in se stesso e questo obiettivo va al di là delle divisioni politiche”.

L’obiettivo è “far ripartire l’economia italiana su nuove basi che assicurino una rapida ripresa e un nuovo modello di sviluppo che superi i ritardi e gli ostacoli del vecchio. Le decisioni
del Consiglio europeo consentiranno di mettere in campo ulteriori risorse economiche importanti per rafforzare gli investimenti pubblici in Italia, che sono su livelli assai inferiori rispetto agli altri Paesi europei”.

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