AgenPress. «Durante il lockdown l’insonnia di cui soffro si era accentuata: colpa del panico. Mi ero organizzato anche l’isolamento in un’altra casa, nel caso fossi risultato positivo». Lo racconta Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a “Gente”, in edicola da venerdì 3 luglio.
La sua gestione dell’emergenza è stata presa ad esempio. La sua vita, però, cambiò. «Partivo da casa alle 5 del mattino e rientravo a sera. Nessun contatto se non con mia moglie e i più stretti collaboratori».
A proposito della moglie Raffaella dice: «Ha fatto una scelta di grande responsabilità, accettando di penalizzarsi. Si è messa in quarantena, letteralmente, prima in ferie e quindi in aspettativa. Ogni mattina, quando uscivo di casa, si limitava a dirmi: “Mi raccomando, stai attento”».
A chi sostiene che Zaia sarà l’alternativa a Salvini nella Lega, risponde: «Vivo da sempre con questi retroscena. Lo ripeto: non sono alternativo a nessuno e non ho nessun obbiettivo nascosto. Non ho alcuna ambizione recondita, né le ho mai avute perché non è nelle mie corde».