AgenPress. Daniela Franzosi (Mpartner) a latere del think Re Mind ha fatto presente: ”Progettare per il futuro delle nostre città e non per gestire l’emergenza. Questo il compito della filiera immobiliare.
Il prossimo futuro sarà incentrato sulla sostenibilità, economica, ambientale e sociale.
Il corretto equilibrio di questi aspetti dovrà essere presente in ogni progetto.
Credo che sarebbero da concentrare interventi esemplari, con una collaborazione pubblico-privato, volti a rigenerare porzioni di tessuto urbano che attraverso un’infrastruttura di sistema possano diventare fulcri policentrici di rinnovamento.
Creare, così, valore economico e sociale che per osmosi si potrà diffondere alle aree circostanti. Interventi di qualità e coraggiosi, che non siano “Cattedrali nel deserto” ovvero, che escano dal concetto dell’edificio o isolato monolitico, ma rete polifunzionale e volano per la città. Per questa avventura ci vuole una visione a lungo raggio nel quale tutte le parti dovrebbero essere coinvolte, sfruttando le migliori sinergie fra investitori progettisti, enti, e costruttori.
Un contributo dovrebbe essere dedicato alla ricerca ed impiego di nuovi materiali e tecnologie, come ad esempio consentire l’utilizzo della stampe 3D, al fine di spingere l’innovazione, la digitalizzazione di un settore, quello delle costruzioni, che si è rinnovato meno di altri settori industriali.
Un progetto urbano significativo che massimizzi l’effetto nel lungo periodo, dando un senso di pianificazione anche al contributo pubblico in termini di agevolazioni e poteri speciali date alle amministrazioni per la realizzazione dell’intervento. In una parola dare l’esempio, anche tramite una veloce semplificazione procedurale e aggiornamento del quadro normativo tecnico di riferimento.