AgenPress – 4037 è il numero della targhetta di plastica fissata all’orecchio di questo animale, rinvenuto dai nostri investigatori, in quello che hanno chiamato “recinto della morte”: una speciale area all’interno della azienda, dove venivano tenuti animali morti, lasciati per giorni e giorni in decomposizione.
“Abbiamo trovato in questo recinto una mucca, che abbiamo riconosciuto dal numero identificativo 4037. Era viva, ma non riusciva ad alzarsi in piedi, era sofferente – racconta Cristian, investigatore LAV che ricorda – abbiamo cercato di darle qualche attenzione, un gesto di pietà, una carezza, pur capendo che il suo destino era segnato e non ce l’avrebbe fatta”
Le ultime 12 ore di vita di 4037 sono raccontate da una telecamera nascosta che filma la lenta, terribile agonia di questo animale, ancora cosciente, lasciato morire di fame e sete, tra gli escrementi, divorato dagli insetti.
“È urgente arrivare alla chiusura di questa struttura che continua a non rispettare le norme sul trattamento degli animali e le minime condizioni igienico sanitarie – dichiara Roberto Bennati, Direttore Generale LAV, che aggiunge – continueremo a batterci legalmente, pubblicamente, per dare giustizia agli animali vittime delle sofferenze documentate e per ristabilire il principio di legalità delle norme nazionali e comunitarie calpestate nella loro applicazione in questa struttura”.