AgenPress – Fra la notte e l’alba si sono registrati sette sbarchi autonomi direttamente sulla terraferma e il soccorso di un barchino nelle acque antistanti l’isola. Considerando anche un ottavo sbarco registrato in mattinata, sono 300 le persone giunte sull’isola siciliana. Nell’hotspot di contrada Imbriacola si trovano attualmente 950 persone, per un massimo di 100 posti.
“Chiudo l’Hotspot di Lampedusa sta scoppiando, ci sono oltre novecento persone su una capienza di cento ospiti. Mi rivolgo direttamente al premier Conte. Il centro d’accoglienza va svuotato subito, non possiamo aspettare le navi quarantena. I migranti che arriveranno- dice il sindaco Totò Martello – dovranno stare sul molo Favaloro. Va organizzato l’immediato trasferimento dei migranti”.
Sempre questa mattina dopo l’ennesima notte di sbarchi, Totò Martello si era rivolto a Conte. “La situazione è molto grave e non possiamo aspettare l’arrivo della nave previsto per domani sera – dice – bisogna subito alleggerire il centro d’accoglienza”. Da qui l’appello al premier Conte. “Non riesco a capire per quale motivo, essendoci stati più sbarchi in questo periodo del 2011, quella volta venne dichiarato lo stato di emergenza e ora si fa finta di niente”.
Il primo cittadino di Pozzallo, Roberto Ammatuna, non è convinto del trasferimento dei migranti da Lampedusa a Pozzallo. Dalla nave Peluso della Guardia Costiera, ieri sono approdati a Pozzallo 146 migranti provenienti da Lampedusa; una volta sbarcati i medici dell’Asp di Ragusa hanno effettuato subito i tamponi. I profughi sono rimasti in banchina per molte ore. “Siamo in presenza di una grossa anomalia – dice – ovvero che i tamponi ai migranti vengono effettuati solo quando sbarcano a Pozzallo e non in altri posti. E continuo a dire ‘no’ al loro trasferimento nell’hotspot perché è pieno e ci sono 17 migranti positivi sbarcati il 25 luglio dalla nave mercantile Cosmo”.
Intanto i 45 migranti approdati con un barcone sulla spiaggia di Caucana sono stati tutti trasferiti a Giarre e sono risultati negativi mentre i 117 migranti arrivati con la nave ‘Denaro’ della Guardia di finanza sono stati trasferiti nell’ex azienda agricola ‘Don Pietro’ di contrada Cifali tra Ragusa e Comiso, di questi 6 sono risultati positivi. Ventotto di loro sono poi fuggiti dal centro. Un carabiniere nel tentativo di arginare la fuga è rimasto ferito con diversi giorni di prognosi.