Ieri sera, 5 Agosto 2020, alle 21.15 sono stati trasmessi tramite PEC dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli agli avvocati Enzo Palumbo, Andrea Pruiti Ciarello e Rocco Mauro Todero le copie dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico n.12 del 28.2.2020; n.14 dell’1.3.2020; n.21 del 7.3.2020; n.39 del 30.3.2020 e n.49 del 9.4.2020
Ma la presidenza del Consiglio nega l’accesso agli atti. I 3 giuristi presentano un ricorso al Tar Lazio che lo accoglie. Per il Tar i verbali possono essere visionati. Ma l’Avvocatura dello Stato fa appello e impugna la sentenza.
La decisione ha provocato la reazione degli avvocati. Andrea Pruiti Ciarello, consigliere di amministrazione della fondazione, ha commentato così: “È grave aver fatto l’appello perché dimostra che il governo non è disponibile ad essere trasparente su atti così importanti, Atti che hanno compresso i diritti e le libertà costituzionali per i cittadini come mai nella storia della Repubblica”. Con quegli atti si è deciso lo stop di parte dell’economia italiana, la chiusura di migliaia di esercizi commerciali e produttivi che condurrà a fallimenti di tanti di loro con un effetto devastante su migliaia di persone e imprese.
A quel punto si pronuncia il presidente della Terza sezione del Consiglio di Stato che sospende l’esecutività della sentenza del Tar ma al tempo stesso smonta le motivazioni dell’Avvocatura dello Stato, demandando la decisione finale al collegio del Consiglio il 10 settembre prossimo. Anche il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, chiede al Governo tutti gli atti del Comitato Tecnico Scientifico.
Gli avvocati Palumbo, Pruiti Ciarello e Todero esprimono “grandissima soddisfazione per il risultato raggiunto e l’affermazione del Diritto alla Conoscenza, in osservanza dei principi di buon andamento della Pubblica Amministrazione previsti dall’articolo 97 Costituzione”. La trasparenza, aggiungono nella nota, “è un principio imprescindibile delle liberal-democrazie, che impone la pubblicazione di tutti gli atti riguardanti la compressione, più o meno incisiva, di diritti e libertà di rango costituzionale: in tal senso, la Fondazione Luigi Einaudi auspica che il Governo compia l’ulteriore passo sulla strada della trasparenza e pubblichi autonomamente tutti gli altri verbali del Comitato Tecnico Scientifico, utilizzati a supporto dei vari Dpcm adottati dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, nel corso della pandemia da Covid-19″.