AgenPress. “I dati Eurispes di oggi squarciano il velo di ipocrisia e pregiudizi che avvolge il nostro Sud: le famiglie meridionali pagano mediamente più tasse di quelle del Centro-Nord e ricevono in cambio dallo Stato meno risorse da investire in servizi. È evidente che di fronte a questa situazione noi salutiamo con favore una misura importante come la decontribuzione del 30% per i lavoratori, prevista secondo le anticipazioni nel dl ‘agosto’. Ma invitiamo il governo ad avere più coraggio, perché già in passato le decontribuzioni hanno mostrato un’efficacia parziale: occorre ora un intervento strutturale sul piano fiscale e della redistribuzione delle risorse pubbliche”.
Lo afferma in una nota Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.
“Noi da tempo chiediamo la no-tax area per le imprese del Sud, con l’abolizione totale di Ires e Irap, per attrarre imprenditori e liberare risorse da investire in occupazione e innovazione”, spiega la presidente di ‘Voce libera’.
“Ma è necessario anche recuperare immediatamente il gap di servizi che penalizza i cittadini meridionali. Il governo deve procedere subito e di pari passo sull’utilizzo delle risorse del MES e sulla definizione dei livelli essenziali di prestazione (LEP) per portare la sanità delle regioni meridionali a un livello paragonabile a quello del Centro-Nord. Inoltre – aggiunge Carfagna – dovrà mantenere la promessa di rispettare il vincolo del 34% dei fondi (anche europei) da investire al Sud, con un’attenzione particolare alle attività di sostegno alle famiglie, come asili nido e tempo pieno nelle scuole, necessarie a supportare l’occupazione femminile”.