AgenPress – “Se passa la riforma sul taglio di deputati e senatori il Piemonte perderà circa il 37% dei rappresentanti in Parlamento”.
E’ quanto sottolinea il Comitato per il No di Torino al referendum, definito “una riforma demagogica che mina il fondamento della democrazia”.
Fra i partecipanti c’erano i rappresentanti del Partito Radicale – Comitato per il NO Mario Barbaro, Bartolomeo Giachino di Si Tav-Si Lavoro, Fabio Malagnino del Comitato Noi No Torino, Sergio Rovasio dell’Associazione Marco Pannella, Silvio Viale dell’Associazione Adelaide Aglietta, Galgano Palaferri del Pli, Unione per le Libertà e Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio.
Fra le ragioni principali del ‘No’ spiccano, secondo i proponenti, la “mancanza di una seria riforma elettorale, la campagna demagogica che confonde il taglio dei costi della politica con quello del che in realtà è un taglio di democrazia, l’insignificante risparmio di cui gioverebbe lo Stato rispetto ai tanti privilegi e tutela di caste con sprechi di denaro pubblico”.
E’ stato anche fatto presente che “dei circa 200 costituzionalisti che si sono espressi pubblicamente per il No, 18 sono del Piemonte”.