AgenPress. “La riforma del codice della strada inserita all’interno del decreto semplificazioni, nato per snellire le procedure amministrative e burocratiche, è l’ennesima forzatura operata dal Governo, dimostrando una visione strategica confusa che mescola materie diverse e distanti che vanno dalla circolazione delle biciclette sulle strade urbane alle norme sugli appalti”.
Così l’avvocato Ciro Aquino, responsabile giuridico della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese).
“Se l’obiettivo – spiega l’avvocato della Fapi – era quello di rendere più agevole la vita delle imprese per rilanciare investimenti e crescita, di fatto approfondendo la lettura e considerato che serviranno ben 64 decreti attuativi, si è giunti al varo dell’ennesimo decreto omnibus che non corrisponde alle esigenze del Paese”.