Sen. Fiammetta Modena (FI): “Dpcm & App Immuni, troppi silenzi sul meccanismo di tracciamento. Troppe ombre ancora”

AgenPress. “L’ultimo Dpcm del premier Conte chiarisce che “al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App, è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività“. Ma cosa significa nei fatti pratici? Ce lo può chiarire Presidente per favore?

Man mano che i contagi da Covid 19 aumentano in tutta Italia – afferma la senatrice Fiammetta Modena, membro della commissione giustizia –  il tema centrale del dibattito rimane la funzionalità e la serietà di App Immuni. Ma su questo serve una volta per tutta chiarezza e parole certe da parte del Governo e soprattutto da parte dello stesso commissario Domenico Arcuri. Restano infatti ancora diversi i dubbi sul funzionamento di Immuni e tante le domande alle quali non c’è ancora una risposta.

Cosa si sta facendo per convincere i cittadini a scaricare l’app Immuni? Qual è il livello di affidabilità nel riconoscere i contatti di pazienti positivi al Covid-19? Quale è il livello dei falsi positivi, contatti cioè ritenuti erroneamente a rischio quando non lo sono? Quale è quello dei falsi negativi, contatti cioè ritenuti non a rischio quando invece lo sono? E’ grave dover chiedere queste cose al Commissario Arcuri dopo sei mesi circa dal lancio ufficiale di App Immuni. Perché tutti questi silenzi sulla App? Perché Arcuri non si offre volontario ad una conferenza stampa in modo da chiarire i tanti lati oscuri di questo strumento?

Come possiamo verificare che i contatti che ricevono una notifica segnalino la cosa al proprio medico di medicina generale? Ma la cosa più grave è ancora un’altra – aggiunge l’esponente forzista –   le Regioni, che sono responsabili del tracciamento, saranno in grado di eseguire tempestivamente i tamponi sui contatti?  Non crede il commissario Arcuri che tempi troppo lunghi potrebbero ulteriormente disincentivare gli utenti ad auto-segnalarsi?

E ancora: sono stati individuati luoghi alternativi al domicilio dove poter far trascorrere il periodo di quarantena/isolamento dei positivi a Covid-19 e dei loro contatti? Siamo davvero sicuri che l’App Immuni ci salverà dalla pandemia dei prossimi mesi? Ci permetta – conclude Fiammetta Modena –  il commissario Arcuri e il Premier Conte di manifestare qui le nostre perplessità e i nostri dubbi atavici. Qualcuno chiarirà questi nostri interrogativi angosciosi?

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