AgenPress – Un uomo si è presentato in Questura con le mani ancora sporche di sangue, dopo aver ucciso la compagna con numerose coltellate al collo. Si è costituito. La vittima, Aurelia Laurenti, aveva 32 anni, l’omicida, Giuseppe Forciniti, uno di più. È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Secondo quanto si è appreso, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura si sono immediatamente recati nell’abitazione indicata dal reo confesso in via Martin Luther King, dove hanno trovato il cadavere della donna.
L’uomo, infermiere di origini calabresi, si trova ora negli uffici della questura – retta dal Questore Marco Odorisio – dove il pm procederà a breve all’interrogatorio. Stando alle prime informazioni disponibili, la coppia ha due bambini piccoli. “Una tragedia immane, che non possiamo spiegarci. Come istituzioni non avevamo notizia di alcun tipo di problema. Siamo attoniti e addolorati”, è stato il commento del sindaco di Roveredo in Piano, Paolo Nadal.
È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.
L’avvocatessa Rossana Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, che il presunto omicida aveva scelto a proprio difensore, ha rinunciato all’incarico. La legale, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne, stamani è stata chiamata dalla Questura in quanto indicata come avvocato di fiducia da Giuseppe Forciniti. “Non sono serena, non posso accettare l’incarico l’indagato mi conosceva e ha indicato me quando gli è stato chiesto chi dovesse patrocinare la sua difesa, ma non posso accettare l’incarico. In questi minuti si sta procedendo a indicare l’avvocato d’ufficio: io non posso assumere le difese di quest’uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne”.