AgenPress. In questi giorni noto come le parole “rimpasto” e “messa in discussione” del Governo siano sempre più ricorrenti, anche da parte di esponenti delle forze di maggioranza. Chi ne parla mi sembra fuori dalla realtà.
Siamo nel pieno di una tempesta. In questa pandemia abbiamo superato i 50mila morti, contiamo più di 800 decessi e 30mila nuovi contagiati al giorno. Non c’è settore del nostro Paese che non sia soggetto ad un fortissimo stress. Dopo i disastri causati dal maltempo nel crotonese, oggi piangiamo le vittime della devastazione che ha colpito la Sardegna, comunità che non saranno mai lasciate sole. Dobbiamo portare a termine la Manovra, la legge di bilancio più importante degli ultimi decenni. E dobbiamo concentrarci con tutte le nostre forze per ricostruire e rilanciare l’Italia nella fase post-Covid.
Da 10 mesi la squadra che lavora con il Presidente Giuseppe Conte sta affrontando con il massimo impegno il momento più difficile della storia repubblicana. Lo sta facendo al meglio delle sue possibilità, senza risparmiarsi, spronando come mai prima d’ora la macchina dello Stato a dare risposte veloci e un concreto sostegno alle aziende, ai lavoratori, alle famiglie, a tutti i cittadini.
Non possiamo che essere orgogliosi dell’immenso lavoro che stanno svolgendo i ministri del
MoVimento 5 Stelle. Intervengono nei settori più delicati e gestiscono i dossier più complessi. Per l’impegno e la serietà con cui stanno affrontando questo periodo, ad Alfonso, Fabiana, Federico, Luigi, Lucia, Nunzia, Paola, Sergio, Stefano e Vincenzo va la nostra piena fiducia. Ogni giorno danno il massimo per aiutare l’Italia e gli italiani ad uscire al più presto da questa crisi. Nessuno è “sacrificabile”, come si legge in qualche fantasiosa ricostruzione pubblicata sui giornali.
Chi dinnanzi a tutto questo parla di rimpasto, è fuori dal mondo. E non solo dimostra di non aver rispetto per il lavoro fatto da tutta la squadra di Governo (non solo dal MoVimento), ma continua a pensare alla politica come ad una giostra, nella quale i giocatori sarebbero più attenti a rimescolare le carte per il proprio tornaconto, piuttosto che al gioco di squadra.
Per il MoVimento 5 Stelle non è mai stato questo il modo di interpretare la politica, e mai lo sarà.