AgenPress. Aderiamo convintamente allo sciopero della fame indetto dal Partito Radicale – così dichiarano Giovanni Russo Spena e Gianluca Schiavon rispettivamente responsabili Democrazia istituzioni e Giustizia del PRC/SE – per la liberazione delle detenute e dei detenuti in tutti i penitenziari per la pandemia in corso.
Abbiamo denunciato con tante e tanti la situazione di illegalità nelle carceri italiane. Illegalità dovuta, in primis, al sovraffollamento e all’impossibilità di controllo effettivo della salute di lavoratori e detenuti.
Si tratta di un vero e proprio abominio non solo perché il Ministro della Giustizia e le altre istituzioni ancora una volta disattendono il dettato dell’art. 27 della Costituzione nella parte in cui prevede la funzione emendativa della pena, ma perché ancora una volta ribadiscono inerti l’inevitabilità del fatto che il COVID colpisca le parti più svantaggiate della società.
Oggi sono necessari provvedimenti d’urgenza, ma già domani va ripensata l’esecuzione penale nell’ambito di un’ampia depenalizzazione di fatti che oggi costituiscono reato. Ci associamo, quindi, all’appello di Rita Bernardini e Irene Testa sperando che siano ascoltate anche nella redazione di provvedimenti legislativi.