AgenPress – “Signor Presidente Conte leggo questa mattina sul quotidiano “La Verità” della immunità assoluta del Commissario Domenico Arcuri – afferma la senatrice Fiammetta modena di forza Italia e membro della commissione giustizia di Palazzo Madama – ma è mai possibile che sia stato fatto tutto questo in favore dell’AD di Invitalia? E perché mai? Che bisogno vi era di blindare le sue responsabilità e le sue scelte? Perché questo trattamento di privilegio al di sopra delle regole?
Le riporto qui un brano del racconto che ne fa il giornale di Maurizio Belpietro: “ Ricorderete che nel decreto Cura Italia, poi convertito in legge, la protezione legale era stata prevista a difesa del dipartimento della Protezione civile nazionale, i cui atti «sono sottratti al controllo della Corte dei conti».
Quando Domenico Arcuri fu nominato, lo scorso marzo, anche per il suo ruolo è scattata la medesima tutela.
Al comma 8 dell’articolo 122 si legge infatti che «in relazione ai contratti relativi all’acquisto dei beni […] nonché per ogni altro atto negoziale conseguente alla urgente necessità di far fronte all’emergenza […] posto in essere dal commissario e dai soggetti attuatori, non si applica l’articolo 29 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, recante “Disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della presidenza del Consiglio dei ministri”».
Il giornale di Belpietro ce lo traduce meglio: “Tradotto più semplicemente: quello che fa Arcuri sfugge al controllo dell’Ufficio del bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile. Non solo: sempre grazie alla legge, «tali atti sono altresì sottratti al controllo della Corte dei conti».
Ma è mai possibile – dice ancora Modena – che un Governo decida queste cose e soprattutto che le decida nel silenzio assordante di tutti noi che siamo Parlamento?
Non è neppure prevista la possibilità di procedere in caso di colpa grave, perché «la responsabilità contabile e amministrativa è comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che li ha posti in essere o che vi ha dato esecuzione». Sparisce dunque la responsabilità di fronte alla magistratura contabile, fatta eccezione dell’azione compiuta in modo doloso”.
Tutto questo signor Presidente mi pare grave e oltre tutto offensivo verso il popolo italiano, conclude Fiammetta Modena.”