AgenPress. Il Piano di stoccaggio scorie nucleari è opera del governo M5S-PD, impossibile che il segretario del Partito Democratico non ne sia stato messo al corrente e che, in quanto presidente della Regione Lazio, non si sia opposto in via ufficiale. Non convince quindi la sommessa e tardiva dichiarazione di indisponibilità, fatta tanto per far raffreddare la notizia.
Ci vuole ben altro che un comunicato di circostanza per scongiurare l’arrivo degli scarti radioattivi in Tuscia, quando è evidente che Zingaretti ha avallato la decisione, invece di fare presenti alla maggioranza M5S- PD, le innumerevoli contro indicazioni esistenti in quel territorio del viterbese che già sopporta da decenni la Centrale Nucleare, ora in dismissione, di Montalto di Castro e che è stato più volte “puntato” per la realizzazione di impianti ad alto impatto ambientale.
La realizzazione di un deposito di rifiuti radioattivi di centinaia di metri cubi di cemento, esteso per molti ettari, sarebbe devastante in un quadrante regionale in cui vi sono ampie aree a vocazione turistico-culturale di pregio naturalistico con piante secolari, siti archeologici e monumentali e che vanta attività agroalimentari con produzioni di elevata qualità.
Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.