AgenPress – “La lotta alla pandemia è prima di tutto prevenzione rispetto alle probabili pandemie del futuro. E se è vero, come è vero, che il virus del Covid-19 si è diffuso a partire da un wet-market, la Commissione Europea dovrebbe al più presto prendere posizione in maniera netta per bandire l’allevamento di animali da pelliccia, come già molti Paesi hanno fatto autonomamente, e di mettere un freno a una delle industrie più ambientalmente dannose, quella dell’allevamento intensivo”.
Così, in una nota, la co-portavoce nazionale dei Verdi ed esponente di Europa Verde, Elena Grandi, che prosegue: “L’Italia, assieme a Grecia e Portogallo, ha accuratamente evitato di prendere posizione sulla questione, limitandosi a un’ordinanza sospensiva delle attività degli allevamenti di visoni, recentemente prorogata al 31 dicembre 2021. Siamo lontani anni luce da Paesi come il Regno Unito che ha messo al bando gli allevamenti da animali da pelliccia nel 2000 o l’Austria nel 2005 e la Slovenia (nel 2013) e la maggior parte dei Paesi membri. Come Verdi, riteniamo inqualificabile una misura precauzionale ‘a tempo’. Il nostro obiettivo è quello di far diventare definitivo il divieto, portando l’Italia ad allinearsi la maggior parte dei Paesi europei. Ricordiamoci, – conclude Grandi, – che solo ponendo un limite all’industria dell’allevamento intensivo sarà possibile realizzare quella transizione ecologica da tutti auspicata e che oggi non può più aspettare”.