AgenPress – Dietro l’avvelenamento di Alexei Navalny c’è il governo di Mosca. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i servizi di intelligence statunitensi.
Gli Usa hanno annunciato sanzioni contro diversi alti dirigenti russi in risposta all’avvelenamento. Le sanzioni, che colpiscono in particolare sette responsabili di alto livello, sono state decise “in stretta collaborazione con i nostri partner della Ue” e sono un “chiaro segnale” inviato a Mosca, ha spiegato un dirigente americano protetto dall’anonimato.
“Ripetiamo il nostro appello ad una liberazione immediata e senza condizioni di Alexei Navalny”, ha detto un dirigente americano protetto dall’anonimato.
L’introduzione di sanzioni non è una politica efficace e “non raggiunge i suoi obiettivi”, ha replicato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “Coloro che continuano a essere così dipendenti da un certo tipo di restrizioni nell’ambito degli affari interstatali dovrebbero pensare se queste restrizioni raggiungono qualche scopo e se esse non siano il vero motivo del deterioramento degli affari interstatali. Questa politica è efficace? La risposta è evidente: questa politica non raggiunge i suoi obiettivi”.
La Russia risponderà a eventuali sanzioni, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. “Risponderemo senz’altro. Nessuno ha cancellato una delle regole della diplomazia: la reciprocità”.