Hong Kong. Con legge elettorale la Cina vuole escludere l’opposizione. Reazioni Ue ed Usa

AgenPress –  “L’Ue invita le autorità di Pechino a considerare attentamente le implicazioni politiche ed economiche di qualsiasi decisione di riforma del sistema elettorale di Hong Kong che minerebbe le libertà fondamentali, il pluralismo politico e i principi democratici. Come concordato dai ministri degli Esteri, l’Ue è pronta a compiere ulteriori passi in risposta a qualsiasi ulteriore grave deterioramento delle libertà politiche e dei diritti umani a Hong Kong”. Così il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna in una nota a seguito di quanto detto da Zhang Yesui, portavoce del Congresso nazionale del popolo, annunciando che nei prossimi giorni Pechino si occuperà “del miglioramento della legge elettorale di Hong Kong”.

Il Congresso dovrà deliberare “su una bozza di decisione di riforma il sistema elettorale di Hong Kong” che è “un pezzo importante degli assetti istituzionali” dell’ex colonia, ha aggiunto Zhang nella conferenza stampa tenuta in tarda serata per la presentazione dell’agenda dei lavori. Tuttavia, come preannunciato da Xia Baolong, capo dell’Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao del governo centrale, negli scorsi giorni, l’obiettivo di Pechino è quello di rafforzare il suo controllo sull’isola, escludendo qualsiasi forza di opposizione dalle elezioni. Baolong ha infatti dichiarato che solo i patrioti potranno governare Hong Kong. Per questo, essere fedeli al partito sarà una precondizione necessaria per per poter partecipare alle elezioni.

La riforma del sistema elettorale, all’esame del Congresso nazionale del popolo, potrebbe probabilmente portare al rinvio di un altro anno, a settembre 2022, il voto di rinnovo della LegCo, il parlamentino di Hong Kong, per consentirne un’efficace attuazione, ha riferito il South China Morning Post. Le misure in cantiere includono un “sistema di controllo delle qualifiche” che promuoverà “una partecipazione politica ordinata”, ha detto il vicepresidente del Comitato permanente del Congresso, Wang Chen, nell’ambito dei lavori della sessione annuale che, apertasi oggi, si chiuderà tra una settimana.

Anche gli Usa hanno condannato la proposta cinese di nuovi poteri di veto sulla scelta dei deputati di Hong Kong come un “diretto attacco” all’autonomia, alle libertà e al processo democratico della città”. A dirlo il portavoce del dipartimento di stato Ned Price, chiedendo a Pechino di non procedere in questa direzione.

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