AgenPress. Elena Fattori, biologa e senatrice di Sinistra Italiana, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul caso Astrazeneca. “Ho lavorato sulla piattaforma del vaccino Astrazeneca all’Irbm, sceglievamo gli adenovirus degli scimpanzé per costruire piattaforme che poi sarebbero state universali per tutti i vaccini che sarebbero venuti –ha affermato Fattori-.
Sul caso specifico della sospensione, bisogna dire che questi vaccini sono stati autorizzati in modalità di emergenza, quindi ad ogni segnale di effetti avversi è obbligatorio che si sospenda per un periodo la vaccinazione, che si controllino i dati ed eventualmente si riprenda con la vaccinazione.
Quello che mi lascia perplessa è la modalità di comunicazione sia dei media sia delle istituzioni. Le istituzioni dovrebbero spiegare di volta in volta ai cittadini con molta calma quello che sta succedendo. La comunicazione sarebbe da correggere. Fino a un giorno prima l’Aifa rassicurava, poi sospende, è chiaro che i cittadini siano confusi. Bisogna stare tranquilli, il fatto che ci siano questi continui controlli dà la misura di quanto le agenzie regolatorie stiano attente in questa fase. Il Presidente del Consiglio e le istituzioni dovrebbero stare più attenti alla comunicazione.
Quando parti con una vaccinazione di massa è normale che ci siano persone che muoiano, ma non per colpa del vaccino. Bisogna capire se magari può esserci un nesso con persone che avevano una particolare patologia e in quel caso le persone con quella patologia sarebbero escluse dalla vaccinazione, anche se personalmente io non credo che ci siano grosse criticità, mi affido a chi sta monitorando la situazione. Chiedo a Draghi di andare in tv e fare un discorso con un po’ di empatia al popolo italiano e spiegare questa cosa dei vaccini”.
Sui no vax in Parlamento. “Ce ne sono molto meno rispetto ad un annetto fa, l’anno scorso avrei detto il 50% di scettici, adesso penso che molti salterebbero la fila per vaccinarsi”.
Sul no di Sinistra italiana al governo Draghi. “La fiducia si vota ai ministri, a me francamente questa squadra di ministri non mi sembra né innovativa né adatta ai nostri tempi, nel 2018 la gente con il voto aveva detto: cambiate tutto e ora ci ritroviamo con Brunetta e Gelmini”.