AgenPress. In data odierna con ricorso amministrativo ex art.16 L.86/90 il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, ha formalmente diffidato la sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi ed il direttore del Dipartimento Tutela Ambientale, Marcello Visca, affinché venga urgentemente rimosso il blocco imposto ai volontari delle associazioni animaliste, accreditate dal medesimo Comune, di accedere all’interno dei canili e gattili comunali e convenzionati, al fine di garantire la tutela del benessere degli animali, per assicurare, quindi, le attività di sgambamento di socializzazione e di vigilanza sullo stato di salute, punti essenziali per la salvaguardia del loro benessere.
Il ricorso amministrativo è stato presentato avverso la circolare emanata dal Dipartimento Tutela Ambientale con Prot. QL 20241, a firma del Direttore Marcello Visca, per cui gli accessi alle strutture Comunali e Convenzionate sono interdetti al pubblico ed ai volontari per tutto il periodo della Zona Rossa.
“la tutela degli animali d’affezione è interesse pubblico, riconosciuto anche in condizioni di emergenza, come conferma l’elenco delle attività indifferibili minime pubblicato dal ministero della Salute oltre alla nota della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio del 23 aprile scorso. – dichiara il presidente del PAE, Stefano Fuccelli -.
Evidentemente l’Amministrazione capitolina ignora la circolare del Ministero della Salute DGSAF 6249-P-12/03/2020 per cui nel periodo di lockdown “Sono consentite le attività di accudimento e gestione degli animali presenti nelle strutture zootecniche autorizzate/registrate dal servizio veterinario ivi compresi canili, gattili e l’accudimento e cura delle colonie feline e dei gatti in stato di libertà garantite dalla legge 281/91.
Si ritiene inoltre opportuno sottolineare che gli spostamenti relativi alla cura degli animali di affezione rientrano nell’ambito della deroga relativa ai motivi di salute, in quanto sono da estendersi anche alla sanità animale, in conformità delle disposizioni previste dai su citati DPCM.”