La riflessione dell’ing Paolo Ghezzi. Delegato nazionale alla protezione civile e all’Ambiente con l’annuncio di due conferenze tematiche
AgenPress. Nel 1970, quando nacque Heart day, la popolazione mondiale era la metà di quella che oggi abita il pianeta. Parliamo di 3 miliardi e 700 milioni di persone.
Una rivoluzione silenziosa, quasi impercettibile agli occhi di chi l’ha vissuta giorno per giorno ma con effetti tangibili e devastanti sulla sostenibilità degli ecosistemi e la garanzia di continuità delle risorse.
La pressione antropica è oggi a livelli ben superiori alla consapevolezza e alla sensibilità, pur diffuse, che ci caratterizzano.
L’Agenda si sostenibilità al 2030 è un obiettivo programmatico, misurabile caratterizzato da 17 indicatori definiti “universali, indivisibili e rivoluzionari”. Sono anche indicatori “misurabili” e, proprio per questo, in grado di tracciare il solco tra sogno e realtà. Secondo il recente Rapporto ASviS, per esempio, in base alle tendenze degli ultimi anni l’Italia potrebbe raggiungere nel decennio solo 3 dei 17 obiettivi dell’agenda.
Nel frattempo a livello mondiale, il costante incremento della popolazione e il conseguente accentramento nelle città, continueranno a generare ulteriori pressioni e rendere i servizi complessi e di difficile sostenibilità.
Sono i governi in primis a dover interpretare virtuosamente le esigenze del pianeta e in questo senso è da accogliere positivamente il riavvicinamento tra CINA ed USA per collaborare in azioni concrete alla lotta al mutamento climatico. Sono però stati persi anni preziosi che le future generazioni potrebbero pagare a caro prezzo.
Esiste poi una responsabilità individuale che ciascuno deve vivere in piena coscienza e che può e deve essere costantemente sollecitata attraverso cicli educativi e formativi rivolti anche alle giovani generazioni.
ANCRI vuole contribuire, come sempre, a questo percorso con azioni concrete e rivolte proprio ai giovani.
Per questo ha aderito al progetto ‘Meeting Generations’, insieme all’Associazione Laureati Ateneo Pisano (ALAP) e Starting Finance Club UniPi che si pone un comune obbiettivo formativo e culturale: favorire il dialogo tra diverse generazioni di studenti. ANCRI contribuirà proprio a due degli eventi dedicati alle problematiche di sostenibilità: il primo, che avrà come relatore l’AD di Arcel Mittal, tratterà il quadro industriale italiano e le sue prospettive anche in relazione all’ annunciata “transizione green” per restare al passo della fortissima concorrenza internazionale ma in sintonia con le esigenze del pianeta. Il secondo, invece, prenderà le mosse dalla strategia per il cambiamento climatico della Commissione Europea che il 24 febbraio scorso ha ufficializzato l’importanza delle NBS (nature based solutions) come azione per li sviluppo chiarendo, così, che la cosiddetta Green economy deve sviluppare in parallelo al risparmio energetico tutte le azioni necessarie per spingere l’utilizzo del verde vero, quello fornito dalla vegetazione. Non solo pannelli fotovoltaici, isolamento termico, energia alternativa, senza dubbio fondamentali, ma anche alberi, siepi, verde pensile, verde verticale e soprattutto l’infrastruttura verde.
ANCRI con queste due conferenze vuole dialogare con i giovani trattando della sostenibilità urbana e dell’ambiente in cui proprio loro sono chiamati a vivere.