Bollette, consumatori: gli aumenti siano pagati da imprese di Stato e grandi società energetiche

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AgenPress. Per ridurre l’impatto dei prossimi aumenti delle tariffe luce e gas, che provocheranno una stangata da +500 euro annui a famiglia, il Governo deve intervenire reperendo risorse presso le imprese di Stato che operano nel settore dell’energia e i grandi gruppi di distribuzione di luce e gas.

A chiederlo i consumatori di Consumerismo No Profit, che spiegano:

“Enel, Eni, Snam, Terna sono aziende che operano nel settore energetico, alcune partecipate dal Mef, tutte società che in questi anni, specie nel periodo della pandemia, hanno registrato utili e dividendi da capogiro – afferma il presidente Luigi Gabriele – Soldi che, tuttavia, non rientrano nelle disponibilità della collettività e in larga parte finiscono nelle mani di grandi azionisti e società estere, che guadagnano attraverso i consumi energetici degli italiani. Il Governo deve quindi reperire risorse da questi grandi gruppi e dalle società di distribuzione dell’energia, e utilizzarle per ridurre i rincari delle materie prime e contenere gli incrementi tariffari di luce e gas, che avrebbero effetti deleteri sulle famiglie e sui consumi in Italia”.

 Proprio per aiutare i consumatori a risparmiare sulle bollette energetiche e tagliare consumi superflui e sprechi, Consumerismo No profit diffonde oggi un decalogo con i consigli utili per ridurre la spesa fino a 225 euro all’anno:

 Apparecchi elettrici: evitare di lasciarli sempre in stand-by e staccare i caricabatterie dalla spina quando non vengono utilizzati: si può risparmiare fino a 56 euro all’anno;

 Elettrodomestici: avviare quelli ad alto consumo nelle ore serali, nei weekend, o quando le tariffe elettriche sono più basse;

 Illuminazione: sfruttare la luce del sole aprendo le tende e le tapparelle, spegnere le luci nelle stanze non occupate, utilizzare lampadine a risparmio energetico: si risparmia fino a 30 euro all’anno;

 Condizionatori: vanno impostati sulla giusta temperatura e usati solo quando necessario, preferendo il deumidificatore che abbatte i consumi; mantenere sempre puliti i filtri e tenere le finestre chiuse isolando correttamente la casa: si risparmia circa  50 euro l’anno;

 Frigoriferi: mantenere il frigo distanziato di almeno 20 cm dalle parete, per favorire l’aerazione; non riempirlo eccessivamente e regolare la temperatura sui 6°C. Scegliere modelli ad elevato risparmio energetico: si risparmia fino a 23 euro l’anno; 

 Lavatrici: abbassando la temperatura del lavaggio a 60° si arriva a risparmiare circa 3 euro a bolletta ottenendo risultati analoghi a quelli di un ciclo a 90°.  Sostituire il prelavaggio avviando la lavatrice per una decina di minuti per poi spegnerla e lasciare i panni in ammollo per un’ora fa risparmiare 1/3 del consumo elettrico;

 Lavastoviglie: una lavastoviglie di classe energetica A+++ farà risparmiare fino a 30 euro all’anno. Evitare i lavaggi lunghi che consumano troppa elettricità, scegliere piuttosto il programma ecologico che riduce i tempi e diminuisce il consumo energetico della lavastoviglie. Riempire al massimo il cestello, limitare la quantità di detersivo e togliere i residui del cibo prima di porre i piatti all’interno, sono altre piccole astuzie da adottare per sprecare meno acqua ed energia elettrica fino a 18 euro all’anno;

 Aspirapolvere: spegnerlo durante i tempi morti delle pulizie che non richiedono aspirazione; meglio evitare la funzione turbo che aggrava il dispendio energetico;

 Televisori: calibrare adeguatamente colori e luminosità e usare la funzione eco-mode per ridurre automaticamente i consumi del 20%.

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