AgenPress. I due miliardi stanziati in manovra dal Governo per contrastare gli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale sono destinati al primo trimestre 2022.
“Bene, ma non basta! E’ un passo avanti concentrare i 2 miliardi nel primo trimestre 2022, invece che spalmarli nel corso di tutto l’anno, ma, per evitare una mega stangata, di miliardi ne servono almeno 4” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ricordiamo che Stefano Besseghini, presidente di Arera, in audizione al Senato, ha affermato che, stando alle attuali quotazioni del gas, nel prossimo trimestre ci sarà un rialzo analogo a quello in corso, per il quale il Governo aveva stanziato 3,5 miliardi per contenerlo, miliardi che però non sono bastati per impedire un rincaro record del 29,8% per la luce e del 14,4% per il gas” conclude Vignola.
“Ecco perché di miliardi ne servono il doppio. Inoltre, non c’è alcuna traccia di una riforma strutturale degli oneri di sistema o di una riduzione dell’Iva sul gas che chiediamo da anni. Insomma, una misura tampone per i rialzi imminenti, nella speranza che nel frattempo le quotazioni internazionali del gas calino” conclude Vignola.