Stop agli affari coi regimi, l’Europa scelga da che parte stare senza ambiguità
AgenPress. “Inchieste da parte di alcuni media internazionali rivelano che i motori di alcune navi da guerra cinesi sono prodotti in Germania.
I cacciatorpedinieri classe Luyang-III utilizzati da Pechino nelle esercitazioni militari, nell’ambito della propria politica intimidatoria ed espansionista nel Pacifico, sono Made in Germany e forniti dall’azienda MTU.
Se confermato, sarebbe gravissimo, un espediente per aggirare le sanzioni e le limitazioni alla vendita di armi alla Cina.
Da tempo gli Usa ci avvertono dei pericoli legati all’espansionismo cinese, ma evidentemente per Berlino conta di più perseguire i propri interessi, sfruttando i vuoti normativi del regolamento sull’uso duale per armare la flotta cinese. Bruxelles non ha nulla da dire in merito? Ecco perché Stati Uniti e Regno Unito si fidano poco di una Ue a trazione tedesca: tra i regimi e la democrazia, scelga da che parte stare, senza ambiguità”.
Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo.