AgenPress – Dietro la crisi dei migranti dalla Bielorussia c’è la regia del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il premier polacco, Mateusz Morawiecki affermando poi che il neoimperialismo di Putin sarebbe la molla che ha spinto il regime bielorusso di Aleksander Lukaschenko a usare negli ultimi mesi i migranti come “scudi umani” per destabilizzare la situazione in Polonia, nei Paesi baltici e nell’Unione europea.
Secondo il primo ministro di Varsavia, che ha parlato durante una sessione d’emergenza del Parlamento, convocata proprio per discutere la situazione sulla frontiera dell’est, lo scopo di questa politica è quello di “rafforzare la posizione della Russia”.
“Quel che viviamo oggi sul confine dell’est potrebbe essere un punto di svolta della storia di Polonia; dobbiamo essere pronti a respingere tutte le azioni contro di noi, quelle che prevediamo e quelle che non sappiamo. Dobbiamo prendere in considerazione rischi che ancora non ci immaginiamo” ha detto il premier, le cui parole sono state accolte dall’applauso dei deputati.