AgenPress. “È inaccettabile che in Europa, oggi, una ragazzina bengalese di 14 anni finisca in ospedale con un trauma cranico perché si è rifiutata di indossare il burqa ed è stata picchiata da madre e fratello. Questa volta è accaduto a Ostia, in Italia, ma ogni giorno violenze e sopraffazioni contro le donne, in nome dell’islam fondamentalista, mietono vittime in tutte le nostre nazioni.
Questa non è integrazione: l’Europa apra gli occhi sui pericoli dell’immigrazione incontrollata, che mette a rischio i valori e i diritti su cui si fonda la civiltà occidentale, e vigili maggiormente sulle violenze commesse nel nome delle tradizioni religiose, senza invocare l’alibi della diversità culturale.
Purtroppo c’è ancora chi è convinto che il velo sia una scelta di libertà, come ha recentemente tentato di affermare il Consiglio d’Europa con una vergognosa campagna di comunicazione, con il sostegno sconcertante dell’Ue. Solo chi affronta la realtà con miopia e buonismo non si accorge di simboli che rappresentano la sottomissione femminile.
Il caso di Ostia, o la terribile vicenda di Saman Abbas, lo confermano in modo drammatico”.
Così in una nota l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della Commissione FEMM del Parlamento europeo.