COSI’ LA LEGA SI RIMANGIA ANCHE IL PATTO DI GOVERNO
AgenPress. “Leggo che Fonti della Lega definiscono una battuta scherzosa il riferimento di Matteo Salvini a una possibile telefonata di Enrico Letta e mi chiedo, ci chiediamo, se sia questa la qualità e la serietà di cui c’è bisogno in questo momento.
La domanda è retorica ma la risposta è netta: no. Ed è grottesco, oltre ad essere devastante per il Paese, lo spettacolo che il centro destra continua a inscenare in queste ore, consumando tempo, nomi, soluzioni, e tradendo quell’appello che, evidentemente non a caso, proprio il Presidente Mattarella aveva rivolto alle forze politiche innanzitutto di maggioranza nel suo messaggio di fine anno, chiamandoci, tutti, ad una responsabilità e alla dignità del ruolo”.
Lo dichiara la presidente di Italia Viva Teresa Bellanova, Viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili.
“L’arroganza di Salvini, palese replica dei giorni del Papeete, non consente dubbi”, prosegue Bellanova, “le sue dichiarazioni, alquanto contraddittorie e confuse, e di buona parte del centro destra tradiscono proprio quell’appello alla responsabilità delle classi dirigenti e delle forze politiche mentre a furia di prove muscolari si conferma un bullismo politico con cui la Lega si rimangia anche il patto di governo siglato il 13 febbraio dello scorso anno”.
Il giudizio di Bellanova è netto: “Viene meno la politica come necessità di confronto, capacità di sintesi delle differenze, assunzione di responsabilità piena per garantire al Paese le risposte migliori. Pur di regolare i conti all’interno del centro destra, e imporre una leadership che il calo di consensi evidentemente inficia, Salvini non avanza proposte ma impone nomi, non ha interesse al confronto reale, ben diverso dal botta e risposta tramite agenzie stampa, tantomeno di costruire una reale maggioranza parlamentare a partire dal perimetro della maggioranza di governo.
Si metta fine”, conclude Bellanova, “a questo grottesco balletto e si apra, finalmente, un confronto serio, con al centro l’esclusivo interesse del Paese. In politica il tempo non è una variabile indipendente”.