AgenPress – Concedere la cittadinanza onoraria di Roma a Patrick Zaki. E’ quanto chiede la mozione approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea Capitolina. “Quella di oggi poteva essere una giornata decisiva per il processo a Patrick Zaki, ma è arrivato l’ennesimo rinvio. Non possiamo permetterci di abbassare l’attenzione proprio adesso”, afferma Nella Converti, la consigliera dem che ha illustrato la mozione sottoscritta dalla maggioranza. “Riconoscere la cittadinanza onoraria a Zaki, oggi ancor di più, è un atto politico in difesa dei diritti di tutte e tutti”.
“Riconoscere la cittadinanza onoraria a Zaki, oggi ancor di più, è un atto politico in difesa dei diritti di tutte e tutti”, ha spiegato la consigliera Converti. Che ha ricordato come “numerosi Comuni italiani” abbiano “deliberato nei mesi scorsi la cittadinanza onoraria al giovane ricercatore egiziano. Il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki non solo servirebbe a testimoniare vicinanza e sostegno da parte della città di Roma ad un giovane attivista e studioso, ma sarebbe un importantissimo segnale di solidarietà e supporto a tutte e tutti coloro i quali vengono ingiustamente detenuti e condannati, in violazione dei diritti umani”.
A suo avviso “Roma, proprio perché Capitale d’Italia, deve rappresentare un baluardo nella tutela e nella diffusione dei diritti umani. La commissione Roma Capitale sarà impegnata nella redazione della delibera e chiediamo a Sindaco e Giunta di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda giudiziaria di Zaki nei prossimi mesi, raccogliendo il prezioso insegnamento lasciato da David Sassoli nella difesa dei diritti fondamentali della persona, ad ogni livello istituzionale”. Per la Lega è intervenuta in Aula la capogruppo Simonetta Matone che, nell’annunciare il voto favorevole, ha rimarcato: “Nella promozione dei diritti umani non esiste esclusività, ma universalità. La vicenda di Zaki è una vicenda allucinante”. Favorevole anche Fdi, con il capogruppo Giovanni Quarzo che ha evidenziato come “da sempre” il partito di Giorgia Meloni sia “attento ai diritti civili”.