Ucraina. Non si hanno notizie di 3362 bambini oncologici. Di 4mila rintracciati solo 638

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AgenPress – Continua l’evacuazione dei bambini malati di cancro e dei loro familiari all’estero. Dall’inizio della guerra, 30 bambini e 100 parenti sono stati evacuati per cure all’estero. I giovani pazienti sono stati ammessi a cure permanenti da varie cliniche europee con il supporto della comunità oncologica internazionale.

Ciò è stato reso possibile dal team del Centro medico pediatrico specializzato dell’Ucraina occidentale, Konsulat Generalny Rp We Lwowie, Clinica di oncologia pediatrica e trapianto di midollo osseo, Associazione ucraina di oncologia/ematologia pediatrica, Amministrazione statale regionale di Leopoli, Consiglio regionale di Leopoli, St. Jude Children’s Research Hospital, così come Roman Kyzyma, il team di Piotr Czauderna e il viceministro della salute Irina Mykychak, il cui team è in costante contatto con esperti e medici dall’estero.

Ma di tantissimi si sono persi i contatti e sono in corso le ricerche. Sono i bambini ucraini malati di tumore, piccoli pazienti oncologici le cui storie si intrecciano con la guerra e per i quali cresce la preoccupazione ad un mese dall’inizio del conflitto.

La Ong Soleterre, insieme alla sua derivazione locale Fondazione Zaporuka, fa il punto sulla situazione dell’oncologia pediatrica nel Paese, mentre prosegue l’incessante lavoro per mettere in salvo il maggior numero di bimbi malati di cancro.

I numeri fotografano la gravità della situazione: su 4.000 pazienti oncologici pediatrici in cura in Ucraina prima della guerra, spiega Soleterre, ne sono stati rintracciati 638, di cui 440 evacuati dal Paese. Per i restanti 3.362 piccoli pazienti sono invece in corso le ricerche. Dei circa 4.000 pazienti in cura prima del conflitto, dunque, i 638 rintracciati sono i pazienti più complessi, che non potevano essere dimessi allo scoppio della guerra.

Di questi, 440 sono stati finora evacuati fuori dall’Ucraina verso altri paesi europei ma anche extra-europei, tra cui l’Italia, attraverso un’operazione speciale di ponte-aereo. Oggi sono ricoverati presso strutture ospedaliere italiane almeno 70 bambini e adolescenti.

Gli altri 198 pazienti presi in carico dalle strutture ospedaliere ucraine prima della guerra, e seguiti da Soleterre, non sono attualmente nelle condizioni di essere trasportati fuori dal Paese. Con loro, Soleterre realizza un costante lavoro di verifica delle condizioni fisiche e psicologiche. Restano tuttavia numerosi bambini e adolescenti che Soleterre sta cercando di rintracciare attraverso i direttori di tutti i centri oncologici pediatrici ucraini.

Questi pazienti sono stati dimessi forzatamente all’inizio della guerra e sono tornati nelle loro abitazioni oppure sono coloro che dovrebbero recarsi regolarmente presso i centri oncologici per le cure. Molti si trovano in villaggi remoti, lontano dalle grandi città, con cui è difficile comunicare

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