AgenPress. Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° aprile la bolletta dell’elettricità scenderà del 10,2% mentre quella del gas scenderà del 10%.
“Il ribasso è una buona notizia, ma è solo un’illusione ottica. Va tenuto presente, infatti, che purtroppo continuano a pesare i rincari record dei trimestri precedenti. Insomma, le bollette sono sempre da infarto e restano insostenibili per troppe famiglie” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, infatti, i prezzi dell’elettricità aumentano del 98,5% rispetto al secondo trimestre 2021, mentre quelli del gas si impennano del 68,4%. Questo significa che la bolletta della luce di questo trimestre salirà di 139 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, passando, per la famiglia tipo, da 140 a 279 euro. Per il gas, visto che per fortuna dal 15 aprile si spegneranno i caloriferi in tutta Italia, le famiglie spenderanno da aprile a giugno 104 euro, contro i 62 del secondo trimestre 2021, con un aggravio pari a 42 euro. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 181 euro.
Su base annua (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° aprile 2022 al 31 marzo 2023, nell’ipotesi di prezzi costanti), i prezzi decisi oggi da Arera significano spendere, per una famiglia tipo, 127 euro in meno per la luce e 192 euro in meno per il gas. Una spesa totale inferiore a 319 euro.
“Il Governo deve intervenire nuovamente sulle bollette, anche con uno scostamento di bilancio se non è in grado di prendere i soldi a chi ha fatto profitti da nababbo. Non si capisce, infine, cosa aspetti Arera a consentire ad Acquirente Unico di acquistare non solo sui mercati spot ma anche con contratti a medio-lungo termine” conclude Vignola.