AgenPress – È un corpo nudo, privo non solo della testa ma anche di parte degli arti, è stato trovato ripiegato in posizione fetale. Probabilmente è stato trasportato insieme alla sacca che lo conteneva dalla corrente dell’ultima piena del fiume, quindi tra ottobre e novembre, e con l’eccezionale siccità di questi mesi è è riaffiorato, rimanendo incagliato nei massi posti anni fa a protezione dell’argine dopo l’alluvione del Polesine. E’ in avanzato stato di decomposizione ma la sacca lo ha ‘protetto’ dall’aggressione dei pesci.
A fare il ritrovamento sono stati alcuni pescatori, che hanno notato l’involucro in mezzo alle pietre dell’argine e hanno chiamato i Carabinieri. Un primo sommario esame dei resti farebbe pensare al cadavere di una donna di carnagione bianca, è la particolare conformazione delle costole e del bacino.
L’autopsia verrà effettuata in settimana, mentre servirà probabilmente in mese per l’esame del dna e la comparazione con i casi denunciati di donne scomparse. Dai primi accertamenti svolti sembra potersi escludere sia di Saman Abbas, la giovane pachistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile di un anno fa. La 18enne, secondo i carabinieri e della Procura di Reggio Emilia, è stata uccisa da cinque familiari nei confronti dei quali di recente sono state chiuse le indagini preliminari per omicidio e soppressione di cadavere.
I militari stanno analizzando le segnalazioni di donne scomparse pervenute recentemente.