“Il regolamento Agcom sulla par condicio è ornamentale”
AgenPress. Mario Adinolfi, co-fondatore con Simone Di Stefano di Alternativa per l’Italia (APLI) e capolista al Senato nel Lazio e in Abruzzo, protesta con l’Agcom per la mancata applicazione della par condicio televisiva: “Le leggi 515/93 e 313/03 determinano la cornice normativa della cosiddetta par condicio elettorale.
L’Agcom il 3 agosto ha varato il regolamento applicativo 299/22, il cui articolo 2 comma 2 lettera b stabilisce che Alternativa per l’Italia deve avere spazio televisivo pari a quello degli altri partiti, nella sua qualità di lista presente su oltre un quarto di popolazione nazionale.
La Rai e La7 non hanno dedicato alla nostra lista neanche un secondo di informazione. Neanche un secondo. E siamo al 29 agosto caro prof. Lasorella, garante Agcom.
Ci spieghi: la legge sulla par condicio e l’Agcom, il regolamento 299/22 e l’articolo 2, sono elementi ornamentali? O sono norme fondamentali per garantire la democrazia? Noi crediamo in questa seconda ipotesi e ci aspettiamo un immediato richiamo dell’Agcom per la clamorosa disparità di trattamento che mira a non far conoscere ai cittadini italiani anche solo l’esistenza di Alternativa per l’Italia, non dico l’approfondimento delle nostre proposte e dei nostri programmi”.