AgenPress – La cantante russa Alla Pugacheva, molto popolare fin dall’epoca sovietica, dice di voler essere inserita nella lista degli agenti stranieri della Russia in solidarietà con suo marito che è stato designato come tale.
“Per favore, includimi nei ranghi degli agenti stranieri del mio amato paese”, si legge nel suo testo, “dal momento che sono solidale con mio marito, un uomo onesto, onesto e sincero, un vero e incorruttibile patriota della Russia che vuole che la sua Patria prosperare in pace, con la libertà di parola, e vuole porre fine alla morte dei nostri ragazzi per obiettivi illusori, che ha trasformato il nostro Paese in uno stato paria e ha reso la vita un peso per i nostri cittadini”.
La dichiarazione di Pugacheva su Instagram domenica è uno schiaffo notevole da parte di una figura di spicco delle autorità russe, che negli ultimi anni hanno soffocato il dissenso.
Il marito, cantante e presentatore televisivo di Pugacheva, Maxim Galkin, che ha criticato l’invio di truppe russe in Ucraina, è stato aggiunto sabato dal ministero della Giustizia al registro degli agenti stranieri con l’accusa di condurre attività politiche per conto dell’Ucraina e di aver ricevuto finanziamenti ucraini.
La legge russa consente alle organizzazioni e agli individui ritenuti coinvolti in attività politiche che ricevono finanziamenti dall’estero di essere dichiarati agenti stranieri. Il termine ha un forte senso peggiorativo e implica un ulteriore controllo da parte del governo.
La 73enne Pugacheva è nota per il suo canto emotivo e le sue esibizioni colorate. Ha raggiunto la celebrità negli anni ’70 e rimane molto popolare in tutta l’ex Unione Sovietica.
L’etichetta “agente straniero” è stata applicata dal governo russo a varie organizzazioni dei media, gruppi di campagna e individui apertamente critici nei confronti delle politiche del Cremlino.