AgenPress – E’ stata abbattuta la giraffa che ha calpestato a morte un bambino di 16 mesi in una riserva naturale del Sudafrica.
La bambina e sua madre sono state calpestate dall’animale mercoledì al Kuleni Game Park e la madre rimane in condizioni critiche in ospedale.
È probabile che l’inusuale comportamento della giraffa sia stato scatenato dall’istinto materno in protezione del suo piccolo.
Carina Crayton della Wild Heart Wildlife Foundation ha spiegato perché la madre giraffa doveva essere soppressa.
“In situazioni tragiche come questa, l’animale viene quasi sempre soppresso. Ciò è dovuto al mandato di proteggere la vita umana. La maggior parte delle volte, l’animale viene soppresso durante l’attacco per cercare di proteggere le persone coinvolte”.
Keshiv Nair dell’NSPCA: “Fattori come un cucciolo che potrebbe essere vicino o semplicemente troppo vicino potrebbero aver fatto scattare la giraffa. L’NSPCA ha ribadito più e più volte che gli animali selvatici appartengono allo stato selvatico e non dovrebbero essere interferiti per scopi di lusso o di svago.”
La polizia dice di aver aperto un dossier d’inchiesta.
Nel frattempo, l’esperta di fauna selvatica Gerrie Camacho ha detto a Eyewitness News che la giraffa non avrebbe dovuto essere sottovalutata, perché le giraffe sono capaci di aggressività quando si sentono compromesse, limitate o proteggono i loro piccoli.
“Prima di tutto dobbiamo capire che sebbene questi animali siano rilassati, timidi e placidi, sono comunque animali selvatici. Non possiamo mettere tutti gli animali nella stessa categoria, ad esempio, di una specie, lo stato di essa, la fame, i livelli di agitazione, lesioni e cose del genere o se è in cattive condizioni o disperato”.