AgenPress – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen afferma di aver discusso di come riequilibrare il commercio del blocco con la sua controparte in Cina, come parte di un viaggio ad alto rischio in cui il conflitto in Ucraina e gli interessi economici europei saranno probabilmente in cima all’agenda.
Von der Leyen ha affermato nelle osservazioni di apertura durante il suo incontro con il premier cinese Li Qiang che le relazioni UE-Cina sono diventate più complesse negli ultimi anni ed è importante che discutano tutti gli aspetti del rapporto.
L’incontro faceva parte della visita di tre giorni di von der Leyen e del presidente francese Emmanuel Macron in Cina questa settimana, dove incontreranno alti funzionari e avranno assemblee separate con il presidente Xi Jinping, secondo una fonte dell’Eliseo.
L’invasione russa dell’Ucraina ha messo sotto pressione le relazioni diplomatiche dell’UE con Pechino, i cui stretti legami con Mosca e una politica estera aggressiva hanno reso il blocco sempre più diffidente.
Pechino ha rivendicato la neutralità nel conflitto, ma non ha condannato l’invasione della Russia e ha invece rafforzato i suoi rapporti economici e diplomatici con il Cremlino nell’ultimo anno.
Entrambi i leader europei hanno sottolineato il ruolo che la Cina potrebbe svolgere nella risoluzione del conflitto in Ucraina.
In una successiva conferenza stampa separata, von der Leyen ha sottolineato che se la Cina fornisse armi alla Russia, ciò sarebbe contrario al diritto internazionale e “danneggerebbe in modo significativo” il rapporto tra l’UE e la Cina.
La Cina ha rilasciato il proprio piano di pace che le nazioni occidentali sono state generalmente sprezzanti, dicendo che si schiera troppo con la Russia. Ma Zelensky ha espresso interesse e ha chiesto colloqui diretti con Xi, che non ha ancora risposto pubblicamente.
von der Leyen ha detto durante la sua discussione con Xi che “ha ribadito la disponibilità” a parlare con il signor Zelensky “quando le condizioni e i tempi saranno giusti”.
La Russia ha riconosciuto che la Cina ha “un potenziale di mediazione molto efficace e imponente”.