AgenPress – Con “le cosiddette regole, status quo e stabilità, definite dai secessionisti di Taiwan e da alcuni Paesi che tentano di trarre vantaggio dall’indipendenza di Taiwan”, vogliono “dividere pacificamente” la Cina.
Il ministro degli Esteri Qin Gang, parlando al Lanting Forum di Shanghai prima di partire per le FIlippine, ha detto che “vogliono sovvertire l’ordine del dopoguerra e calpestare la sovranità della Cina, ma 1,4 miliardi di cinesi non lo permetteranno mai. Una volta recuperata la terra della Cina, non sarà mai più persa, una volta stabilito l’ordine internazionale post-guerra, non sarà mai permesso che venga sovvertito”.
Criticare la Cina su Taiwan avrà conseguenze pericolose, ha aggiunto Qin al forum dedicato alla modernizzazione della Cina, insistendo sul fatto che Pechino è “una forza crescente per la pace e la giustizia”.
Recentemente, “c’è stata un’assurda retorica che accusa la Cina di cambiare unilateralmente lo status quo attraverso lo Stretto di Taiwan, attraverso la forza o la coercizione, e di interrompere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto”, ma “tali affermazioni vanno contro il buon senso di base sulle relazioni internazionali e la giustizia storica”, ha detto detto il ministro.
“La questione di Taiwan è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina. Non ci tireremo mai indietro di fronte a qualsiasi atto che mina la sovranità e la sicurezza della Cina. Coloro che giocano con il fuoco su Taiwan finiranno per scottarsi”. Pechino rivendica Taipei come parte “inalienabile” del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario. L’affondo di Qin è maturato verso la fine del suo intervento centrato sulle intenzioni pacifiche della Cina.
“Abbiamo il miglior record nel rispetto di scopi e principi della Carta dell’Onu, del diritto internazionale e delle norme fondamentali delle relazioni internazionali”, ha detto, ricordando il ruolo della Cina nell’aiutare la recente riconciliazione tra Arabia Saudita e Iran, e il posizionamento da mediatore nella guerra in Ucraina. “La Cina non sta gettando benzina sul fuoco o approfittando della situazione, i fatti hanno dimostrato che la marcia della Cina verso la modernizzazione è una forza crescente per la pace e la giustizia”.