Gli elettori turchi torneranno ai seggi il 28 maggio per decidere chi sarà il prossimo presidente della Repubblica.
Al primo turno, infatti, nessuno dei candidati in corsa ha raggiunto il 50% dei voti necessari per la vittoria: Erdogan si è fermato poco sopra al 49% mentre lo sfidante Kilicdaroglu si è attestato vicino al 45%.
Un terzo candidato, il nazionalista Sinan Ogun, ha ottenuto il 5,2% dei consensi diventando così l’ago della bilancia del ballottaggio tra Erdogan e Kiliçdaroglu.
Erdogan, inizialmente in testa nello spoglio, ha visto crollare i suoi consensi man mano che arrivava il flusso dei voti dalle grandi città. Dal canto suo, Kilicdaroglu ha dichiarato che la sua vittoria è solo rinviata.
Il partito Akp di Erdogan e altri partiti di estrema destra e islamisti ottengomo la maggioranza con 322 parlamentari su 600, mentre alla coalizione di opposizione ne vanno invece 212.
L’Alleanza del lavoro della Libertà, formata dal Partito della Sinistra Verde (Ysp) di orientamento filocurdo e dal Partito dei lavoratori di sinistra, ottiene 66 deputati di cui 62 dello Ysp, che diventa il terzo partito più rappresentato nell’assemblea parlamentare.